Terni. Architetti studenti disegnano
il futuro di Marmore e Piediluco
con la presentazione di 11 progetti

Terni. Architetti studenti disegnano il futuro di Marmore e Piediluco con la presentazione di 11 progetti
di Umberto Giangiuli
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Sabato 18 Maggio 2024, 14:02
Si è parlato dello sviluppo di Marmore e Piediluco al Palasì di Terni. Un workshop dal titolo “Tra la costa e la linea d’acqua”organizzato dall’Ordine degli architetti, dal Dominio collettivo di Piediluco e dalla Proloco di Marmore. Un focus sulle potenzialità delle due frazioni che, non ancora valorizzate come meriterebbero, si trovano a dover fare i conti con le amministrazioni senza interlocutori locali, con gli stessi amministratori che non conoscono le locali realtà. Ed allora ci hanno pensato gli studenti di architettura ad esercitarsi sul territorio con tanto di mappe e disegni con la presentazione di11 progetti che saranno oggetto di esame finale. I ragazzi hanno passato in esame l’intero sistema idraulico delle Marmore, le dighe di sbarramento, il ponte regolatore, i mille rivoli di acqua che scorrono sbucando nei posti più impensati quando la Cascata è in funzione. Una giornata di scuola tra pratica e teoria anche grazie all’apporto del museo Hidra che continua ad essere visitato da centinaia di persone e che ha aperto tutti i giorni. Miro Virili architetto e storico ha fatto da guida ai giovani girando per lungo e largo Marmore illustrando le bellezze. Poi si è passati alle criticità del paese del lago trovando degli spunti che i giovani studenti hanno annotato sul loro taccuino ed anche abbozzando la ricostruzione della stazione di Piediluco e l’intera area circostante con il recupero del laghetto della Volta (adesso prosciugato) e l’intero piano di Canale dove furono trovate le prime palafitte lacustri segno dell'antica storia del borgo. Ed ancora. Lo studio della montagna dell’Eco con la sua forma a piramide già oggetto di studio per la sua forma perfetta. A seguire i vicoletti a monte del paese dove il “vecchio” borgo si è sviluppo molte centinaia di anni fa per far sì che le inondazioni, molto prima della realizzazione del canale Curiano che porta acqua al salto delle Marmore, non le sommergesse «Abbiamo condotto i ragazzi- spiega Manola Conti presidente della Proloco di Marmore – anche nella zone critiche dove da anni impera il degrado ed anche in questo caso gli studenti hanno saputo dare una risposta al recupero di questi luoghi abbandonati». E’ bene precisare che lo studio dei futuri architetti non ha tenuto conto di tutti i vincoli che sussistono sia a Marmore che sul lago di Piediluco quindi sono andati a ruota libera ma è stata un’esercitazione che ha messo in risalto come si possa progettare il futuro delle due frazioni semplicemente andando sul posto, conoscere il passato ed ascoltando le persone del posto.
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